Prendo spunto da questa simpaticissima campagna neozelandese che spiega la differenza tra online e reale..,
e che è bene che un ragazzo impari il sesso da una chiacchierata nella realtà invece che imparare online attraverso un film per adulti.
Se da un lato questo è vero, è anche vero, o almeno è un dato di fatto che una moltitudine di genitori non faranno mai una discussione aperta e senza pregiudizi sul sesso con i propri figli. È anche un dato di fatto che una tale discussione non avveniva neppure quando internet non esisteva.E non so se il padre che portava il figlio in una casa chiusa fosse più educativo di un video online. Certo è che la rappresentazione dell’online che entra nel reale è veritiera.
Il virtuale è reale!
Ciò che si fa, si vede e si dice online verrà usato contro di te nella vita reale. Il virtuale è reale! Nel bene e nel male. E non viviamo offline o online, ma viviamo sempre onlife.
Ditemi se tutto quello che avete fatto online, in questi mesi di quarantena, non sia stato reale. Ditemi se le vostre riunioni sulle varie piattaforme, le vostre dirette o video chiamate, non sono state reali.
Personalmente vedo tanto bene online e non perché non voglio vedere il male o non sono consapevole delle tantissime falle del sistema, ma perché nonostante il male, il bene ha un valore superiore.
Limiti e opportunità sul web
Tutti possiamo parlare e dire qualche castroneria, tutte le chiacchiere da bar sono il centro di accesi dibattiti e discussioni persino sui TG? Vero.
Ma di contro tutti possono avere un minimo di istruzione, avere formazione gratis, tutorial per imparare un mestiere, per risparmiare sulla manutenzione di macchina e di casa, tutti possono avere pari opportunità di connessione a prescindere dal luogo dove si è nati. E questo per me è un valore superiore delle chiacchiere.
Un mondo connesso
P.S.Ovviamente sto parlando del mondo e delle persone già connesse. C’è un mondo non connesso ed è fuori dall’internet. Questo è un altro tema.