Terreno da incubo è un progetto che è già in itinere.
Da un anno a questa parte ho scoperto un nuovo pezzo di terra incolto, perché in anni passati era diventato irraggiungibile, ed era rimasto abbandonato a se stesso.
In pratica, le piogge in circa vent’anni hanno creato un canalone che ha impedito di raggiungere un triangolo di terra, che per gran parte era un dirupo impraticabile.
Le successive piogge, la costruzione di una strada nei terreni a monte e alcune piogge torrenziali, hanno fatto si che questo luogo mutasse la sua morfologia. Per cui da dirupo, impraticabile, si è trasformato in terreno a piazzole.
La terra caduta dalla parte alta della collina ha creato una discesa più morbida, facilmente raggiungibile e percorribile.
Adesso, il terreno è incolto. A tratti montagnoso, a tratti terroso. Mi piacerebbe far tornare a nuova vita questo pezzo di terreno, possibilmente con degli alberi.
Perché terreno da incubo?
Perché terreno da incubo? Intanto per darmi un tono. Tipo format televisivo, “Cucine da incubo”, dove qualcuno grida a qualcun altro di lavorare e sudare.
Poi perché il terreno in questione è privo di acqua. Un incubo. Specialmente quando non piove per mesi e il tentativo è quello di far ritornare la vita in questo terreno, anche in senza di acqua.
O meglio o peggio ancora, portando la poca acqua possibile a mano, dalla valle, verso su.
Si tratta di un’impresa, forse folle, forse impossibile.
Da dove cominciare?
L’idea è quella di piantare degli alberi.
Anche se si apre un capitolo enorme. Quali alberi piantare? Quali alberi sono più resistenti? Piantare alberi da frutto o alberi ornamentali? Oppure incentivare alberi come pini e carrubi?
Voi che ne pensate?
Attenzione, io non ho alcuna certezza. I primi esperimenti con alcune piante da frutto come i susini sono falliti. Anche perché lo scirocco invernale ha fatto produrre i fiori e il freddo successivo ha bruciato fiori e foglie.
Dunque sono aperto al confronto con chiunque. Ascolto volentieri i vostri suggerimenti e qualunque idea possa aiutarmi a riflettere.
Intanto vi lascio con qualche domanda. Può un terreno di questo genere diventare produttivo? L’Uomo, con l’alleanza della Natura che deve per forza collaborare, può riuscire in questa impresa?
In queste pagine, sulla pagina Facebook Terreno da Incubo e in alcuni video vi racconterò le vicende, le prove, i tentativi e le sconfitte. Se mi volete accompagnare, ne sarò lieto.